All’On. Fabio REFRIGERI

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All’On. Daniele MITOLO

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Al Dr. Franco GILARDI

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LORO SEDI

 

Avendo il piacere di conoscerVi personalmente e sapendo della Vostra prontezza nell’affrontare le problematiche, di diversa natura, che riguardano il territorio reatino, io sottoscritto Vincenzo Ricci, anche in nome e per conto dell’Italcaccia Provinciale di Rieti, di cui sono il presidente, in un clima di collaborazione e rapporto sinergico su argomentazioni di natura venatoria, espongo le mie perplessità sul nuovo disciplinare per la caccia al cinghiale.

Durante le varie riunioni tenute sul territorio reatino, ho dovuto prendere atto che il popolo dei cacciatori in generale (non soltanto Italcacciatori) è concorde nell’affermare che il nuovo disciplinare che regolerà la caccia al cinghiale per la stagione 2017/2018 risulta essere peggiorativo rispetto al preesistente.

Volendo scendere nei particolari, il nuovo disciplinare annovera nel suo interno diverse anomale specifiche, cominciando dal termine imposto agli A.T.C. per l’individuazione delle zone di caccia, per finire all’introduzione della caccia con il metodo della girata.

I punti salienti che meriterebbero essere modificati sono quelli relativi all’estensione delle zone superiori ai 600 ha, la composizione delle squadre con un numero inferiore ed il mantenimento delle zone non dev’essere subordinato all’abbattimento dei 30 cinghiali. Ce ne sarebbero altri, ma questi riportati sono di fondamentale importanza per una migliore gestione della specie in funzione delle criticità legate ai danni, all’aspetto sociale e non ultimo quello della sicurezza.

Per la passata stagione nel territorio della provincia di Rieti, si è potuto costituire squadre con un numero di componenti inferiore alle altre realtà regionali, cosa questa che ha riscosso apprezzamenti dalle varie componenti che ruotano intorno al mondo venatorio. Sarebbe impensabile che, a distanza di una stagione, si possa tornare indietro dal momento che circa il 50% delle squadre opera in zone superiori ai 600 ettari e, per le quali, l’anno scorso hanno commissionato una relazione tecnica fornita agli ATC Provinciali.

C’è da dire, inoltre, che nella realtà reatina le squadre che abbattono trenta cinghiali (il numero minimo per il mantenimento della zona) non raggiunge la metà di esse e quindi costituirebbe ulteriore vincolo di difficile soluzione. Qualora non fosse possibile abbassare il numero, si potrebbe non renderlo perentorio.

La girata, al di là dell’aspetto innovativo, va tenuto conto di due fattori: 1) non credo che nella Regione Lazio ci siano tanti cacciatori abilitati alla conduzione del cane limiere e quindi resterebbe ad appannaggio di pochi; 2) il numero massimo dei partecipanti sembra essere eccessivo. A ciò si potrebbe ovviare se si desse la possibilità ai cacciatori iscritti in squadre per la braccata di poter essere iscritti (anche solo per questo anno di transizione) anche in quelle da girata.

A parere dello scrivente, poiché il disciplinare non modifica la legge 17/95 e s.m.i., la Regione nel demandare alle Province (ed ora a se stessa) la possibilità di regolamentare la caccia al cinghiale non ritenne opportuno includere anche la regolamentazione di altre forme di caccia; ne consegue che il divieto di esercitare altre forme di caccia nella giornata in cui si è iscritti nell’elenco per la caccia in battuta al cinghiale potrebbe non avere i crismi della legalità.

Zone di interesse Orso Marsicano. Poiché nelle zone interessate alla presenza dell’Orso Marsicano, di fatto, le squadre perderebbero 6 giornate di caccia, potrebbe essere previsto un accorgimento per fargliele recuperare nei mesi di dicembre e gennaio?

Non mi dilungo oltre, nella speranza che possiate porre rimedio a tali incresciose situazioni, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti significandoVi che resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Rieti, lì 28.06.2017

 

F.TO Vincenzo RICCI

 

Mitt. Vincenzo RICCI

Presidente Provinciale Italcaccia Rieti

Via dell’Elettronica s.n.c.

02100 = R I E T I

Cell. 3338183507 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.